venerdì 15 febbraio 2008

Creatività ,idea generation e mondi virtuali

Durante la fase di generazione delle idee (idea generation) che inizia ( o meglio che dovrebbe iniziare ) il percorso verso l'innovazione , ci sono degli elementi che facilitano la fase creativa , alcuni riguardano l'attitudine dei partecipanti e le loro aspettative e dinamiche, altri rigurdano il luogo fisico dove si svolgono queste sessioni " ad alta intensita' creativa".
Le tecniche e gli strumenti che vengono adottati al fine di "stimolare" la creativita' sono molteplici ( molte decine) dal Brainstorming,al Methaforical Thinking, dagli strumenti di Edward de Bono (thinking hats) al pensiero laterale,da SCAMPER alle... libere associazioni.
Le caratteristiche comuni a queste tecniche riguardano la capacita' di "liberare la mente" dagli abiti comuni e rendersi disponibili e recettivi ad accogliere spunti "non convenzionali" che vengono tradotti in idee ed associazioni. Insomma ci si deve immergere in un ambiente che aiuti ad accedere all' "inusuale" e lasciarlo scorrere nella nostra mente prima che la nostra razionalita' lo fermi.

Tutte queste tecniche necessitano una sorta di estraniazione della nostra mente dalla cattiva abitudine di giudicare ad uno stadio molto precoce ogni idea che si palesa, e' questa "censura preventiva" che non permette di esplorare combinazioni ,affinita' o semplici assonanze che possono generare un'idea.

Su queste basi le organizzazioni che affrontano il processo di innovazione e di idea generation in modo sistematico e specialistico, costruiscono veri e propri spazi fisici dove risulta piu' facile che il gruppo di persone riunite per una sessione di Brainstorming, ricevano stimoli, si sentano lontane dal loro ambiente tradizionale di lavoro, e possano lasciare traccia scritta ( spesso scarabocchiata) della loro attività.
Nascono quindi: stanze luminose, abbigliamento informale,grandi tavoli , pareti come lavagne, e post it a disposizione.Luoghi ideali dove gruppi di persone possano attingere alla creativita' che c'e' in ogniuno di loro.

Sono luoghi disegnati affinche' lo spirito critico sposti indietro la soglia di intervento , luoghi dove le gerarchie ed i ruoli specialistici devono attenuarsi affinche' ci sia spazio per la creativita' invece che per la critica ( verrà anche il suo momento).

A questo punto viene spontaneo coniugare l'avvento dei mondi virtuali , con in testa Second Life, che con la loro immersività e la capacita di fungere da "acceleratore di relazioni" possono diventare un luogo virtuale

perfetto per radunare team virtuali in luoghi virtuali appositamente costruiti e forniti di strumenti semplici per collaborare su contenuti, prototipi , e documenti in genere.

Il paradigma dell'avatar e del mondo vrtuale puo' essere di aiuto per partecipare muniti di quella necessaria apertura alle relazioni non convenzionali che aiuta e predispone alla stimolazione della creativita'.
Ad oggi non mi risulta che siano stati fatte esperienze di questo genere , ma questo post vuole stimolare la discussione su un'ipotesi da provare , ma affascinante : quella di poter utilizzare i mondi virtuali come laboratori della creativita' per team virtuali .Vedremo